tag:blogger.com,1999:blog-28149367078268765622024-03-13T15:24:23.011+01:00L'ape e il suo mondoAppunti d'apicultura.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.comBlogger22125tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-72514480815736935452013-04-16T19:43:00.003+02:002013-04-16T19:43:57.237+02:00A volte non serve suonareA volte non serve suonare o bussare alla porta, apri l'arnia e guardi, entri nell'intimità della famiglia di api, era da tempo che non lo facevo, ma domenica complice la calda giornata ho guardato, era dall'autunno scorso che non controllavo, sapevo che erano tutte vive e in buona salute guardando il predellino di volo, ma quando guardi dentro vedi altre cose, ad esempio che non hanno scorte, vedi la covata, com'è, quanta è, se è uniforme, non mi posso lamentare visto com'è andato l'inverno e considerando che ci vorrà ancora un mese prima delle grandi fioriture, devo solo valutare se dargli un telaino già pieno di miele messo da parte la scorsa stagione, giusto per aiutarle, non c'è crisi solo tra gli esseri umani, c'è crisi alimentare anche tra le api in questa stagione e bisogna tenere d'occhio come progredirà la stagione, credo che di sciamature quest'anno vista la crisi (alimetare) saranno poche.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-58347277325235777832012-09-21T19:07:00.003+02:002012-09-21T19:07:57.419+02:00Questa strana stagione apisticaEro rimasto nell'ultimo post con con le api in sofferenza, a fine agosto non vi era segno di covata e ho fatto un trattamento con acido ossalico gocciolato, non è più tempo di sperimentare, si rischia di rimanere senza api con questa stagione anomala, poi ai primi di settembre le ho alimentate con acqua e zucchero per una settimana, non era possibile usare il miele come il mio solito, avrei creato un saccheggio infernale distruggendo gli alveari.<br />
A cosa è servito questo periodo di alimentazione fuori da ogni schema?, semplice a stimolare la regina in modo che riprenda la deposizione, come dicevo non è più il tempo degli esperimenti, chi non provvede per tempo si troverà in primavera con gli alveari dimezzati se gli va bene e dove non sono morti avrà così poche api che avrà compromessa la prossima stagione apistica, le api presenti nelle arnie ora arriveranno al massimo a fine dicembre perciò vi è la massima urgenza di nuova covata, quella che potrà superare l'inverno e garantirci l'alveare in buone condizioni il prossimo anno.<br />
Di anomalie ne ho viste fin troppe quest'anno, un mio amico che ha sostituito le regine vecchie con nuove acquistate si è visto con mezzi alveari che non hanno accettato la nuova arrivata, risultato mezzi alveari orfani, e che dire di chi produceva regine e con l'avvicinarsi di questo caldo anomalo ha avuto le regina che non si fecondavano e rimanevano vergini?<br />
E importante curarle con la massima attenzione e arrivare preparati all'invernamento per evitare brutte sorprese la prossima primavera, non si possono trascurare le api adesso!maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-72071239228273284302012-08-17T22:11:00.003+02:002012-08-17T22:11:47.596+02:00Api in sofferenza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSAEJ7llvN249p4_zh0YrcvxG6wxdIQ6u10fLO_lob0rp8_uiSbnW_Xl5TXzQILtM_2D2br0U6hQqkiHlA9roP2Dsa-Hbomt8zWEVcIIURckDogc-brQE-M_7Pix9AxtemBrw78cSyifM/s1600/CIMG8595.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSAEJ7llvN249p4_zh0YrcvxG6wxdIQ6u10fLO_lob0rp8_uiSbnW_Xl5TXzQILtM_2D2br0U6hQqkiHlA9roP2Dsa-Hbomt8zWEVcIIURckDogc-brQE-M_7Pix9AxtemBrw78cSyifM/s320/CIMG8595.JPG" width="320" /></a></div>
Da parecchio non parlo di api, oggi ho fatto qualche foto, sono in sofferenza come molti altri animali<br />
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questo caldo gli rende la vita molto difficile, escono un'oretta la mattina e una mezz'ora la sera, tutto il resto della giornata lo passano a ventilare e oziare, non si trovano fiori da bottinare con questa siccità, non si trova polline e i pochi fiori disponibili vengono presi d'assalto nelle ore più fresche<br />
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inoltre devono dividere i fiori con altri insetti, volano sui pochi girasoli e sugli ultimi fiori di zucca, la covata si è ridotta di molto<br />
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non si possono pulire i melari dopo aver tolto quel poco miele che sono riuscite a produrre, si rischierebbe un devastante saccheggio, non sono possibili trattamenti a base di timolo, c'è il serio rischio di rimanere con un'arnia vuota, dobbiamo solo sperare che una pioggia rinfreschi un pò questa calura e rimetta ordine a tutte queste cose, confesso che vedo la situazione in modo preoccupante, anche le api sono stressate da quest'anomalia climatica e rischiano parecchi.<br />
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Una sola consolazione, ho fatto delle belle foto, ma questo non gratifica di certo le api.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-23669832159651476292012-06-25T11:37:00.001+02:002012-06-25T11:37:19.153+02:00Arnia senza fondo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6-vG_gmR4mwqfgRpkOBJUCmgjSu9MHl4Iwf909wOGe9myKVYl0bKizICuBHqRyTUCXpe_XYjLwd7eoqz9VijSqUFzMV580JH28iDGjmWsXju7r9cekHuGQETU8BRRQECv_BFZc-mdgzs/s1600/CIMG8460.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6-vG_gmR4mwqfgRpkOBJUCmgjSu9MHl4Iwf909wOGe9myKVYl0bKizICuBHqRyTUCXpe_XYjLwd7eoqz9VijSqUFzMV580JH28iDGjmWsXju7r9cekHuGQETU8BRRQECv_BFZc-mdgzs/s320/CIMG8460.JPG" width="320" /></a></div>
Finalmente il mio progetto di arnia senza fondo ha avuto inizio, Tutto questo è stato fatto per cercare di combattere la varroa in maniera naturale senza l'ausilio di nessun trattamento, dopo aver tolto il fondo all'arnia e aver lasciato solo il predellino di volo per non confondere troppo le api, un'altra piccola modifica l'arnia, è passata dai 10 telaini a 9 telaini, in quanto sono andato a sostituire i distanziatori da nido con quelli da melario.<br />
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Pronti via, ho travasato l'alveare prescelto e per circa 2 ore e mezza c'è stato un pò di trambusto davanti alla nuova arnia, lo si può notare dalla foto, poi tutto è rientrato nella normalita.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsMQSCwMRM-QyzAs8qemvIJHFhrjZD5z_bBigSJpIraiegfRWVz8A6TN7gBiVY93IQ9QUEEIM6AdwgOzRLKWGibTeqRU1r0ZKxEaGDx6pDPln4sdCq6BpU_N8qBQp_k3bGSQAnrGTnxzI/s1600/CIMG8471.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsMQSCwMRM-QyzAs8qemvIJHFhrjZD5z_bBigSJpIraiegfRWVz8A6TN7gBiVY93IQ9QUEEIM6AdwgOzRLKWGibTeqRU1r0ZKxEaGDx6pDPln4sdCq6BpU_N8qBQp_k3bGSQAnrGTnxzI/s320/CIMG8471.JPG" width="320" /></a></div>
Dopo circa 4 ore mi sono coricato sotto l'arnia a scattare una foto e mi sembra che tutto proceda regolarmente. Seguiranno aggiornamenti.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-48783231774768140122012-06-19T22:30:00.000+02:002012-06-19T22:30:00.961+02:00Al lavoro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ7rNapdGlt0eBFQGo4VrV8RzJG3JlYgRPI6Rl1dtn6q3PQ9brkfE8OEBp2lHZ7sJoY9CFko21by0TGaAoqdrZUv4V4KwjqbMqzYI0hliMiLJLS-IAhYYpSI_8x9JFYQC_fNEnSx6ZVV4/s1600/CIMG8401.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ7rNapdGlt0eBFQGo4VrV8RzJG3JlYgRPI6Rl1dtn6q3PQ9brkfE8OEBp2lHZ7sJoY9CFko21by0TGaAoqdrZUv4V4KwjqbMqzYI0hliMiLJLS-IAhYYpSI_8x9JFYQC_fNEnSx6ZVV4/s320/CIMG8401.JPG" width="320" /></a></div>
E' arrivato il caldo, non so se sarà positivo per il raccolto del castagno, in compenso mi godo queste api colte al lavoro a bottinare polline su fiori che non ti aspetti.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC0AqqEuuT9ziRIbCMyu3iOT2AKeOsKzLzD_hYGPZq051XqdcWTXMyyKzSn-MbzwWfzO4gZd09HUwcw3CLnhu-tchpumGCyzipl35GamADBbUv3ZaApNK8pNarexg0NneRt4c5otA_auU/s1600/CIMG8406.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC0AqqEuuT9ziRIbCMyu3iOT2AKeOsKzLzD_hYGPZq051XqdcWTXMyyKzSn-MbzwWfzO4gZd09HUwcw3CLnhu-tchpumGCyzipl35GamADBbUv3ZaApNK8pNarexg0NneRt4c5otA_auU/s320/CIMG8406.JPG" width="320" /></a></div>
Si vedono le enormi scorte di polline sulle zampe, buon lavoro amiche api.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-29633932563624581452012-06-06T17:34:00.003+02:002012-06-06T17:34:44.221+02:00Di giugno le api<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieBQDw9t988WTE1qWPqwKuhRK2Q7fxAPyKbJr8XkWGs97DrVMzdHL8MWHptvxrNYeUup4ktAjif9GTEJ0C3WzLQXq8i477Z_1aAmkvanyLx-DcALUKfLbbuIbw5fsWYmzgFy0SvHvZIlI/s1600/CIMG8315.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieBQDw9t988WTE1qWPqwKuhRK2Q7fxAPyKbJr8XkWGs97DrVMzdHL8MWHptvxrNYeUup4ktAjif9GTEJ0C3WzLQXq8i477Z_1aAmkvanyLx-DcALUKfLbbuIbw5fsWYmzgFy0SvHvZIlI/s320/CIMG8315.JPG" width="320" /></a></div>
Di giugno le api solitamente sono super indaffarate, ma quest'anno con la stagione che non vuole mettersi a posto le api faticano e non poco, mi lamentavo nel post precedente e Troppobarba chiedera "pioggia?", beh la risposta è un pò più complessa, giornate di pioggia, giornate di vento, sopra l'acacia ha soffiato la tramontana, le temperature a volte troppo basse sopratutto di notte quest'anno non stanno favorendo non solo la raccolta del miele ma anche gli sciami sono in difficoltà faticano a costruire i telaini e progredire, quest'anno le api non muoio di troppo lavoro, muoiono d'inedia, faticano a trovare nettare e polline, una volta stagioni come questa succedevano all'incirca ogni 10 anni, ma ora siamo su una media di 4 anni circa, non è detto che con il castagno vada bene, io da parte mia il poco miele d'acacia che è presente nei melari lo lascio là, quest'anno ho deciso che sarà tutto millefiori, nessun miele monoflora, troppo poco per mettere in pista la smielatura.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-26381563977846047602012-05-29T23:32:00.001+02:002012-05-29T23:32:24.734+02:00Api al lavoro, magari....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCeTDMh3lO0l0ObYdbKnOJ3EfymAJbyFRrHezA1glC-wIqAfb54L6IbB1B4j4Ks61mpjnV0Dlwuy09KD4rbht2GrE8mfzq153red_wqkIT6nTJo53ptTWRHKNNYsaVX_FuYZCAWnvaI7U/s1600/CIMG8243.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCeTDMh3lO0l0ObYdbKnOJ3EfymAJbyFRrHezA1glC-wIqAfb54L6IbB1B4j4Ks61mpjnV0Dlwuy09KD4rbht2GrE8mfzq153red_wqkIT6nTJo53ptTWRHKNNYsaVX_FuYZCAWnvaI7U/s320/CIMG8243.JPG" width="320" /></a></div>
La stagione di raccolta del miele d'acacia ormai volge al termine ed è tempo di tirare le somme, io passo la mano e punto sul castagno, se non va bene nemmeno quello, punterò sul millefiori, altrimenti devo cambiare dolcificante.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-41324118875148594212012-05-11T00:41:00.001+02:002012-05-11T00:41:27.151+02:00Ormai al via la stagione dell'acaciaA giorni partirà l'acacia e se il tempo regge il raccolto sarà ottimo e abbondante, si, ma solo per quelli che hanno arnie forti e ben guarnite, quelli con arnie deboli e malmesse perderanno buona parte del raccolto, e questo sarebbe un vero peccato.<br />
Oggi ho visitato l'apiario, ho portato un'arnia da 7 telaini a 600 metri d'altezza a raccogliere l'acacia, sabato al via con i melari, per le restanti arnie devo vedere come organizzarmi, alcune rimarranno a 800 metri a raccogliere un millefiori che durerà tutta la stagione, i due nuovi sciami forse li sposterò nei pressi dell'acacia per renderli forti in quanto sono un pò stentati, e poi devo vedere a chi capiterà in sorte la nuova arnia, quella senza fondo, sono scelte importanti che possono modificare in bene o in male la stagione che ormai inizia. <br />
Per il castagno poi vedremo con tutti i problemi che si ritrova a causa del parassita che lo sta distruggendo.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-23700264537618559652012-04-21T11:03:00.000+02:002012-04-21T11:05:20.087+02:00Primi lavoriSembra che ho abbandonato tutto, ma non è così, semplicemente scrivo quando realmente ci sono delle novità, oppure faccio dei lavori attorno alle api.<br />
Beh, diciamo che ho ripreso l'attività e nonostante il tempo inclemente di aprile qualcosa è stato fatto, ma andiamo per ordine mettendo qualche dato, eravamo rimasti che avevo 4 arnie, che poi sono passate a tre in quanto una l'ho data a un mio amico e praticamente ha ricevuto l'arnia a vetri da 10 telaini, chiaramente l'arnia vuota l'ho tenuta e sono state travasate le api.<br />
Altra operazione effettuata l'arnia da dieci telaini la più debole l'ho ristretta e messa in un'arnia da 7 telaini.<br />
Le due arnie rimanenti sono state così divise, quella a vetri da 12 telaini è stata divisa in 3 e messa in arnie da 7 telaini con aggiunta di telaini pieni di scorte che avevo tenuto da parte a fine stagione, questa essendo un'arnia molto forte ho potuto permettermi di togliere anche un telaino di covata e metterlo da parte per creare una nuova arnia a cui ho aggiunto altri 3 telaini provenienti dall'ultima arnia su cui non avevo a fare nessun intervento, quest'ultimo nucleo è finito all'interno di un'arnia a vetri da 10 telaini.<br />
Ricapitolando ero rimasto con due arnie molto forti e una debole (ma questo lo sapevo in quanto era frutto di un esperimento), ora mi ritrovo con 6 arnie, una a vetri da 10 telaini, una da 10 normanle e 4 da 7 telaini, credo di aver fatto un buon lavoro, ma solo il tempo mi dirà se è così, in questo momento non ho più l'arnia a vetri da 12 telaini, ormai è diventata troppo vecchi e ho deviso di smantellarla, ma ne ricostruirò una nuova e farò un post apposito in modo che se qualcuno volesse costruirne una può vedere come si fà, anche perchè a mio avviso sono le migliori arnie che si possano avere a aprità di modello.<br />
A dire il vero avrei voluto fare solo 5 arnie (numero per me giusto per divertirmi, altrimenti diventa troppo impegnativo), ma ne ho organizzate 6 in quanto una servirà per un nuovo progetto che ho in mente è voglio sperimentare e su cui farò un apposito post con aggiornamenti che dureranno tutto l'anno fino alla prossima stagione per vederne i risultati (avevo già accennato che ci sarebbero state delle novità), bene ora posso anche svelare di cosa si tratta, un'arnia senza fondo, ma che avrà delle modifiche a mio avviso importanti, ma ne riparleremo a tempo debito.<br />
Tornando ai lavori svolti, il giorno 12 aprile sono stati fatti tutti i cambiamenti sopra citati, alcuni dati però vanno citati, premesso che le mie api sono a 800 metri (il che non vuol dire che voi potrete fare tutte le cose che farò io, esempio l'arnia senza fondo ma lo spiegheremo a suo tempo il perchè) fra i dati salienti abbiamo temperature precipitazioni e vento.<br />
Temperature:<br />
giorno massima minima precipitazioni velocità massima del vento<br />
1 16,0 6,0 0,0 22,5<br />
2 14,1 7,9 0,0 12,9<br />
3 11,0 7,5 5,4 14,5<br />
4 10,7 8,1 7,2 11,3<br />
5 14,3 8,2 8,0 11,3<br />
6 10,4 7,2 3,6 19,3<br />
7 9,5 6,1 10,4 27,4<br />
8 10,3 2,7 4,2 48,3<br />
9 9,9 0,9 0,0 19,3<br />
10 7,3 2,9 6,2 24,1<br />
11 7,8 2,3 54,6 32,2<br />
<span style="color: red;">12 10,1 2,5 0,0 22,5</span><br />
13 10,7 5,5 3,6 30,6<br />
14 7,1 4,8 7,8 40,2<br />
15 10,2 4,6 8,6 11,3<br />
16 11,0 5,0 8,2 35,4<br />
17 11,7 5,3 8,4 29,0<br />
18 8,1 4,9 9,8 29,0<br />
19 5,6 3,3 39,4 20,9<br />
Tutto questo annoiarvi per dire che gli intrventi sono stati fatti l'unico giorno senza pioggia, ma con tempo incerto, il vento sempre presente e temperature molto basse, pertanto l'intervento è stato eseguito con la massima velocità possibile e le temperature dei giorni sucessivi non sono state di certo clementi e con scarsa possibilità per le api di effetuare voli a causa del brutto tempo, le piccole arnie sono state alimentate per due volte con acqua e miele per aiutarle in questo periodo di tempo così perturbato e staremo a vedere cosa succede in quanto il tempo di questi giorni non mi permette di fare ispezioni, troppo freddo e troppo brutto per aprire le arnie.<br />
Io resto fiducioso le mie api sanno fare sicuramente meglio di me, in attesa di ulteriori aggiornamenti.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-32646265650836901442012-03-28T11:22:00.000+02:002012-03-28T11:22:45.789+02:00Riparte la stagione apisticaHo finalmente fatto la prima veloce visita alle arnie dopo questo freddo inverno, una sbirciatina veloce a causa del vento, giusto per vedere se c'è della covata e se tutto procede bene, devo dire che sono molto soddisfatto, già l'ispezione alla porticina di volo di 15 giorni fa aveva fatto ben sperare, in questo momento ho un'arnia su 5 telaini di covata due su quattro e una la più sfigata a causa dei miei esperimenti solo su 3, su due arnie si può notare anche della covata maschile, sono perfettamente in linea con la stagione considerando l'atitudine. Ora attorno a Pasqua comincerò a fare le grandi manovre per prepararmi a raccogliere l'acacia che dovrebbe sbocciare attorno alla fine di aprile. Seguiranno ulteriori aggiornamenti, per ora mi accontento di incassare questo dato positivo, 100% di arnie che hanno passato l'inverno, cosa non di poco conto se mi guardo in giro e sento cosa si racconta.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-65012406012769803292012-02-05T12:40:00.000+01:002012-02-05T12:40:26.909+01:00Api d'inverno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD2WAmLl6CqN_sc-BVdiIuyi0DkQyIwwB-qwcWntT6GQUaxgutDtHoLRy_GMY5eZAXatiYMtltRHtP4HIb-Jy__KqnUUpkfWkBu2m_C6Gu_r1Nrtuw294K83GktSpSL2MWConycZHeMsY/s1600/CIMG7789.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" sda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD2WAmLl6CqN_sc-BVdiIuyi0DkQyIwwB-qwcWntT6GQUaxgutDtHoLRy_GMY5eZAXatiYMtltRHtP4HIb-Jy__KqnUUpkfWkBu2m_C6Gu_r1Nrtuw294K83GktSpSL2MWConycZHeMsY/s320/CIMG7789.JPG" width="320" /></a></div>Ho trascurato un pò l'argomento api, d'inverno ci sono pochi lavori da fare e si lavora più di fantasia a far nuovi progetti, a leggere a documentarsi e a organizzare mentalmente la nuova stagione.<br />
In questi giorni ha nevicato non in maniera esagerata ma ha nevicato con tormenta di neve e questo ha creato qualche problema ai predellini di volo che sono rimasti sepolti dalla neve portata dal vento, questa non è una buona cosa in quanto viene a mancare il ricircolo dell'aria e la possibilità di uscire per defecare alle api, pertanto ho dovuto provvedere a toglire la neve.<br />
Altra cosa che comincia a preoccuparmi un pò è il fatto che per tre notti consecutive la temperatura è scesa a meno 10 e di giorno non è mai riuscita a risalire oltre i meno 7, siamo su temperature abbastanza rigide, per ora non c'è allarme ma se continua così oppure se scende ulteriormente la cosa diventa preoccupante.<br />
Ma siamo in inverno ed è normale che nevichi e faccia freddo.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-33735637880973647542011-11-05T15:24:00.000+01:002011-11-05T15:24:30.447+01:00Resoconti finali e parzialiDa troppo tempo non aggiorno quindi è giunto il momento di stilare un piccolo resoconto dell'andamento della stagione appena trascorsa, dicevo nel titolo resoconto finale e parziale, cerchiamo di capire perchè, resoconto finale si riferisce alla raccolta del miele, la stagione è finita quindi si tirano le somme del miele portato a casa grazie alle nostre instancabili lavoratrici, ne avevo già parlato in precedenza dicendo che avevo raccolto:<br />
Kg. 32 di miele d'acacia<br />
Kg. 15 di miele millefiori primaverile<br />
a cui si vanno a sommare <br />
Kg. 50 di miele di castagno<br />
Kg. 27 di miele millefiori estivo<br />
per un totale di Kg. 124 di ottimo e buonissimo miele un risultato di tutto rispetto, superiore alle attese, considerando che partivo da due arnie e ho creato diversi nuove famiglie e come ben sapete un detto dice o miele o nuove famiglie, pertanto abbiamo sfatato un mito.<br />
Veniamo ora ai risultati parziali che ovviamente interessano il numero di arnie, risutato parziale in quanto dobbiamo aspettare la fine dell'inverno per avere un dato finale in quanto non è garantito che tutte le arnie passino indenni l'inverno.<br />
La fine dello scorso inverno mi vedeva con 3 arnie, ma subito mi sono accorto che qualcosa non andava e ho deciso per la soppressione di un'arnia con mio enorme dispiacere, per gli amanti delle percentuali in qual momento perdevo 1/3 del mio apiario una perdita del 33% cosa di non poco conto per un piccolo apicultore come me, in seguito con avvicinarsi della primavera ho cominciato a creare dalle due arnie superstiti nuovi sciami arrivandi a un totale di 8 arnie, questa volta per gli amanti dei numeri avevo incrementato l'alveare del 400% passando da 2 a 8 arnie.<br />
In seguito a luglio ho tentato con scarsa fortuna di creare altre due arnie ma qualcosa è andato storto, ho perso le regine e non me ne sono accorto in tempo (colpa mia che non guardo con assiduita le arnie, frutto di una mia politica del lasciar fare alla natura).<br />
Quindi se devo tirare le somme parziali sulla gestione delle arnie posso dire che ad oggi dalle 3 arnie iniziali sono passato a 8 con alcuni incidenti di percorso (sicuramente imputabili a me e non certo alle api), pertanto per gli amanti dei numeri il mio alveare ha subito un incremento del 267%, pertanto non posso che essere contento di questo incremento e della raccolta del miele avuta.<br />
Errori comunque ne ho commessi anche se ho avuto un'ottima gestione, questi errori sono la perdita di un primo alveare e dei secondi due sciami, non posso dare la colpa al caso alla fatalità od altro perchè sostituendoci alla natura non è che riusciamo a migliorarla.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-16345718166857945242011-09-23T00:49:00.001+02:002011-09-23T00:51:42.068+02:00Idromele<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Esistono un’infinità di modi di fare l’idromele o per essere più precisi, un’infinità di ricette, paese che vai ricetta che trovi, sicuramente è più una tradizione dei paesi nordici o per essere più precisi, dei paesi dove non è sviluppata la viticultura.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Insomma l’idromele è una bevanda alternativa a vino e birra.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Io ho usato la ricetta base e alcuni piccoli accorgimenti, </span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">cose necessarie:</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><metricconverter productid="2 Kg" w:st="on"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">2 Kg</span></metricconverter><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">. di miele</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><metricconverter productid="3 litri" w:st="on"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">3 litri</span></metricconverter><span style="color: black; font-size: 11.5pt;"> d’acqua di fonte, quella del rubinetto non va bene perché contiene il cloro</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Fermenti enologici quelli usati per la vinificazione</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Una damigiana da <metricconverter productid="5 litri" w:st="on">5 litri</metricconverter> a bocca larga</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Un gorgogliatore</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Procedimento che ho seguito: ho sciolto il miele nell’acqua portandolo a 85 gradi e l’ho mantenuto a questa temperatura per circa 7/8 minuti per togliere di mezzo eventuali fermenti indesiderati, quindi l’ho lasciato raffreddare fino a 20 gradi.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Ho messo il liquido nella damigiana, aggiunto i fermenti sciolti in acqua tiepida e messo il gorgogliatore, questo serve per avre una fermentazione anaerobica.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Il tutto è stato lasciato a fermentare per 4 settimane in una stanza a circa 20 gradi, l’importante è che la temperatura non salga perché danneggerebbe la nostra fermentazione, ma nemmeno che scenda troppo in quanto tenderebbe a bloccarla.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Altro accorgimento usato è quello di far coincidere la fine della fermentazione con la fine della luna, questo in quanto trascorso il tempo si travasa la parte limpida e la si mette in bottiglia e siccome la fermentazione continua seppur lentamente non voglio trovarmi con bottiglie che scoppiano.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Imbottigliato su bottiglie scure va lasciato in cantina almeno 4/5 mesi prima di essere bevuto, ma più invecchia più migliora.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Il miele migliore a mio avviso è un millefiori in quanto contiene un’insieme di profumi e sensazioni olfatto/gustative straordinarie, ma va bene anche un miele monoflora.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Procedimento semplice alla portata di tutti.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="color: black; font-size: 11.5pt;">Anche con l’idromele vi ritirano la patente in quanto ha una gradazione alcolica che varia a seconda della ricetta da <metricconverter productid="7 a" w:st="on">7 a</metricconverter> 14,5 gradi circa.</span></div>maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-48215252831297914952011-09-05T00:52:00.000+02:002011-09-05T00:52:33.439+02:00Api al lavoro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEvES40YY1jGYIp9d49aFv2JwSc2ebtcIOW8W5VYmh2MCAtGYxkc_azEZcj2fmGo-3pTyuRWfkGwAtAUD6Cjgwbg3IY9ht36wWKisMu6m8rmVnTjKdzviH4jUVTTsLzVvfi-R2Kfcbv44/s1600/CIMG7107.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240px" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEvES40YY1jGYIp9d49aFv2JwSc2ebtcIOW8W5VYmh2MCAtGYxkc_azEZcj2fmGo-3pTyuRWfkGwAtAUD6Cjgwbg3IY9ht36wWKisMu6m8rmVnTjKdzviH4jUVTTsLzVvfi-R2Kfcbv44/s320/CIMG7107.JPG" width="320px" xaa="true" /></a></div> Dopo una pausa estiva si riprende da dove si era lasciato, basta guardarsi attorno per vedere le nostre api al lavoro anche sui fiori più inaspettati.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC4Dc2vtnJ22zorQchI86vrKqsciPLDsZh23Mzn0sLm6cin9BdtO_M0dwsBysyPPOUA1-ZbCLoYyBzRuH_TryRppBc2CvJ0I-pTb5eTFaadh40TfTOWVnsPMXSRiXyVSkptGe3bPmWlCs/s1600/CIMG7108.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240px" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC4Dc2vtnJ22zorQchI86vrKqsciPLDsZh23Mzn0sLm6cin9BdtO_M0dwsBysyPPOUA1-ZbCLoYyBzRuH_TryRppBc2CvJ0I-pTb5eTFaadh40TfTOWVnsPMXSRiXyVSkptGe3bPmWlCs/s320/CIMG7108.JPG" width="320px" xaa="true" /></a></div>A breve nuovi aggiornamenti e nuovi progetti per la stagione che verrà.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-41188089071615205002011-07-19T23:21:00.000+02:002011-07-19T23:21:03.004+02:00SCIROPPO AL MIELESeguendo il mio stile tra autarchico e anarchico nel gestire l'apicultura e per rendermi in parte indipendente dal mondo lo scorso anno ho iniziato a sperimentare uno sciroppo a base di miele, uno sciroppo autoprodotto che sperimentato su di me e su amici (disposti a far da cavie) ha dato grandi soddisfazioni e ottimi risultati.<br />
Io vi racconto come ho fatto a produrlo e a cosa è servito, ma voi non cercate di imitarmi, meglio se andate in farmacia o in erboristeria (d'altronde bisogna pur fare girare la moneta e di conseguenza l'economia).<br />
Partiamo dagli ingredienti e dalle dosi,<br />
L'ingrediente principale è il miele che io preferisco in questo caso sia di millefiori per i benefici effetti dovuti alla molteplicità della flora presente, poi come secondo ingrediente uso del propoli in soluzione alcolica al 20% (sempre autoprodotto), ora vengono le note dolenti ovvero gli ingredienti che devo reperire esternamente, dico questo perchè sono di facile reperibilità ma a volte di scarsa qualità o dubbia provenienza, io da parte mia ho fatto una grande ricerca e sono riuscito a selezionare prodotti veramente validi per la preparazione in questione, ovvero mi riferisco a oli essenziali di eucalipto, menta e pino, con questo la ricetta è conclusa.<br />
Per la preparazione procedo così:<br />
in un vaso da kilo che è la mia preparazione standard che poi dividerò in vasi da 250 g. per comodità d'uso metto inizialmente un pò di miele diciamo due dita, sopra vado a versare 35 g. do propoli in soluzione alcolica al 20%, 25 g. di o.e. di eucalipto, 25 g. di o.e. di menta, 3 g. di o.e. di pino, mescolo il tutto con un cucchiaio, quando è tutto ben amalgamato aggiungo il restante miele per arrivare al kg. pesato di prodotto, rimescolo fino a quando tutto il prodotto è omogeneo, a questo punto lo divido nei vasi più piccoli.<br />
Veniamo alle indicazioni di come lo uso, ogni volta che ho bisogno di prenderlo apro il vasetto da 250 g. lo mescolo per renderlo uniforme in quanto gli oli essenziali e il propoli tendono a salire in superfice, una volta amalgamato ne prendo un cucchiaino da caffè, al massimo 3 cucchiaini al giorno, uno al mattino, uno a mezzogiorno e uno alla sera, è importante non eccedere nella dose in quanto si tratta di un preparato molto forte.<br />
Per cosa lo uso, d'inverno e comunque nella cattiva stagione in genere per combattere raffredori, mal di gola e comunque problemi alle vie respiratorie, non ne faccio mai un'uso prolungato ma solo per il tempo necessario a far scomparire i sintomi, devo dire che ho avuto ottimi risultati.<br />
Ecco, ora io vi <strong>sconsiglio</strong> di provare, non fate quello che faccio io, prima informatevi su cosa sono gli oli essenziali, come funzionano e a che cosa servono (questo ve lo devo dire per correttezza).<br />
Per la menta uso dell'olio essenziale di menta piperita piemontese triretificata, la migliore che ho trovato in commercio.<br />
Considerate quello che vi ho raccontato un bene prezioso e conservatelo, difficilmente trovate gente disposta a darvi ricette del genere, preferiscono guadagnarci sopra e girando su internet tra i vari intrugli similari fate due conti e capirete il perchè.<br />
Ma se vogliamo essere più precisi su quanto vi può costare vi do alcuni prezzi, il miele se lo producete sapete quanto costa altrimenti chiedetelo a un amico produttore, idem per il propoli che ha bisogno però dell'alccol per dolci che si può trovare al supermercato attorno ai 15 euro al litro (vedi post precedente), mentre per gli oli essenziali il discorso è diverso, comprati in erboristeria costano indicativamente sui 7/10 euro a bottiglina da 12 ml. circa, io invece li compero all'ingrosso e li pago <strong>indicativamente al litro</strong> 45 euro per l'eucalipto, 60 euro per il pino e 90 euro la menta del migliore tipo, si trovano confezioni da mezzo litro ma anche da 250 ml.<br />
Credo di essere stato esaustivo, del propoli ne ho parlato la volta precedente, su eventuali informazioni su fornitori di oli essenziali informazioni solo via mail per non far pubblicità a nessuno il resto nei commenti.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-22555202117527289652011-07-12T00:58:00.000+02:002011-07-12T00:58:09.223+02:00Propoli e altri discorsiIn questo periodo le api lavorano in maniera intensa, soffrono il caldo come lo soffriamo noi e patiscono la sete come la patiamo noi, per poter dare un pò di refrigerio è necessario ombreggiarle artificialmente con delle cassette di legno messe capovolte, oppure fare come faccio io che ho sistemato le api in zona leggermente ombreggiata dalle piante, questo fa si che le api ne traggano beneficio, inoltre la vegetazione è abbastanza alta e la zona è verde, questo crea benessere alle api.<br />
E' importante inoltre che possano trovare l'acqua nei paraggi, elemento vitale per la vita di ogni essere vivente, se riescono a trovarla facilmente non crea stati di stress idrici all'alveare, lo stress è risaputo crea problemi e malattie a tutti gli esseri viventi, figuriamoci a una società complessa come quella delle api, ma l'argomento di cui volevo parlare è un'altro, ovvero della propoli.<br />
In questi giorni ho tolto i melari con il miele di castagno, devo dire che i risultati sono sicuramente superiori alle attese, va considerato che l'acaia ha un periodo di fioritura più breve ma è molto ricca di nettare, questo permette alle api di riempire le cellette molto velocemente, mentre il castagno ha si un periodo di fioritura più lungo, ma ha minore abbondanza di nettare, questo costringe le api a un lavoro maggiore per bottinare e le cellette si riempiono più lentamente.<br />
Potremo notare che i melari di acacia vengono subito opercolati in quanto il raccolto è abbondante e molte api si possono dedicare all'opercolatura, in quanto quelle che arrivano sono stracariche di nettare, mentre nel castagno faticano ad opercolare in quanto sono tutte impegnate nella raccolta a causa della scarsità di nettare che viene trovato nel castagno.<br />
Avremo modo di parlare ulteriormente del miele di castagno una volta che l'avrò smelato.<br />
Ora veniamo alla propoli, la si può raccogliere applicando una retina sopra l'arnia e lasciando scorrere l'arnia sotto il coprifavo, le api molto velocemente andranno a riempire la retina per togliere quella fastidiosa corrente d'aria che le disturba nella cura della loro prole, gli sbalzi d'aria e le correnti non gli permettono di tenere regolata la temperatura all'interno dell'arnia, cosa essenziale per la nascita di nuove api in buona salute.<br />
Io come al solito la raccolgo in modo diverso, non mi va di creare stress alle api, più vivono in condizioni ottimali e meglio stanno e meno problemi avrò nella gestione degli alveari.<br />
Lo so che i miei discorsi valgono solo per un'apicultura di piccole dimensioni, dove la cultura dell'ape e il suo benessere è al primo posto, ma io sono un sostenitore delle piccole dimensioni, delle piccole realtà, bisogna tornare al piccolo, creare una ragnatela di rapporti umani con le persone, coltivare il cibo che si mangia e allevare i propri animali, purtroppo la società va in un'altra direzione, ma io come diceva Dè Andre "vado in direzione ostinata e contraria", viviamo purtroppo in una società dove tutto è demandato ad altri.<br />
Mi perdo nei discorsi e rischio di annoiare, ma perdonatemi.<br />
Il propoli io lo recupero sopratutto dalla rasciatura dei melari ogni qualvolta vado a togliere il miele, esso è una resina che le api raccolgono per sigillare le fessure dell'alveare, può avere varie tonalità, e ha notevoli proprietà.<br />
Nel web si trovano varie ricette e a volte si crea anche della confusione sia sulla preparazione che sull'utilizzo, cerco di raccoglierlo il più puro (pulito) possibile, lo conservo in frigorifero in basso dove tengo le verdure dentro a una ciottola di ceramica coperta con della pellicola in attesa di avere un quantitativo degno di essere lavorato, produco due ricette per due usi differenti, la prima è della propoli in soluzione alcoolica che uso per metterla nelle ferite, nei tagli, nelle fastidiose screpolature invernali che non vogliono rimarginarsi, insomma è il mio disinfettante naturale che aiuta a rimarginare la pelle, la seconda ricetta invece è una soluzione idroalcoolica per uso interno, su denti e gengive doloranti, la spruzzo sulle placche in gola (mal di gola), sulle ulcerazioni che compaiono all'interno della bocca, insomma un'antibatterico naturale.<br />
<u><strong>La ricetta per quella alcoolica</strong></u> è molto semplice (la ricetta la rapporto a un litro per non creare confusione di unità di misura, ma io nella mia produzione riesco a fare 100 ml):<br />
800 ml di alcool a 95° gradi di quello da <u>liquori</u> (nessun altro tipo di alccol va bene)<br />
200 gr di propoli<br />
si mette in un recipiente di vetro scuro, si scuote una volta al giorno per 40 giorni, trascorso il tempo si filtra e si mette nei boccettini scuri con il contagocce.<br />
<strong><u>La ricetta per quella idroalcoolica</u></strong> altrettanto semplice (stesso rapporto per non creare confusione):<br />
735 ml di alcool a 95° gradi di quello da liquori (nessun altro tipo di alcool va bene)<br />
265 ml di acqua di fonte<br />
300 gr di propli<br />
si mette in un recipiente di vetro scuro, si scuote una volta al giorno per 40 giorni, trascorso il tempo si filtra e si mette nei boccettini scuri con il contagocce.<br />
Il procedimento è molto semplice, il prodotto ottenuto di ottima efficacia, la propoli si può usare anche in agricoltura come trattamento antiparassitario, ma io non me lo posso permettere, non produco abbastanza propoli a meno che non cerchi di stressare le api.<br />
Un'ultimo cosa circa il propoli che comperate in erboristeria, a volte (diciamo) viene prodotto con propoli di dubbia provenienza (paesi extra CEE) in questi paesi si usa in maniera massiccia la chimica per tenere sotto controllo le malattie come la varroa, i residui di questi prodotti poi si trovano all'interno del boccetto che acquistate, so che sono state trovate anche tracce di metalli pesanti su prodotto arrivato dalla Cina, quindi filiera corta, anzi cortissima, se possibile da un piccolo apicultore (se possibile serio).<br />
Oltre a questo mi autoproduco altre cose, ma riamndo il discorso alla prossima volta.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-72816397622435023762011-06-21T00:19:00.000+02:002011-06-21T00:19:09.280+02:00Il castagnoE' tempo di piena fioritura del castagno, ho visitato le arnie, ma sono scarse di miele, con il brutto tempo dei giorni scorsi non sono riuscita a bottinare, inoltre non aiuta nemmeno il fatto che i castagni sono sotto attaco del nuovo parassita di cui ho già parlato è la fioritura non è così copiosa come potrebbe essere, ho fatto un paio di scatti per ricordare che dobbiamo imparare a guardare le api anche sui fiori e non solo dentro l'alveare.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKQ35DvpDRxtmE7wTLIXoWiNCwhEpMZeWZsGT5BmbuCewXnp6-8O36XALEtYdUDNb2ELNeNCgcXbtGc3iWabED6SnXL7R2EIChfvDtfX5Qj7mezJmjrKqnrry_10-tRVuKiOQ_fL2DARI/s1600/CIMG7031.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240px" i$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKQ35DvpDRxtmE7wTLIXoWiNCwhEpMZeWZsGT5BmbuCewXnp6-8O36XALEtYdUDNb2ELNeNCgcXbtGc3iWabED6SnXL7R2EIChfvDtfX5Qj7mezJmjrKqnrry_10-tRVuKiOQ_fL2DARI/s320/CIMG7031.JPG" width="320px" /></a></div> Credo che le api provino dei sentimenti e quando sono in mezzo ai fiori sono felici.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOdKl5mrelwocSubNj4AHwSIL0CJZLdrT0uM8KP_rVxhWXyM9yK9VIYPep7jiB-GixcYdpz5Lb0mQBBFZqgRmRwlvag8BQGgxwNqBqQbTzkwA3L-VaAF7GfjA7DJVvzNXaNbxtJN363oo/s1600/CIMG7029.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240px" i$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOdKl5mrelwocSubNj4AHwSIL0CJZLdrT0uM8KP_rVxhWXyM9yK9VIYPep7jiB-GixcYdpz5Lb0mQBBFZqgRmRwlvag8BQGgxwNqBqQbTzkwA3L-VaAF7GfjA7DJVvzNXaNbxtJN363oo/s320/CIMG7029.JPG" width="320px" /></a></div>Oltre al nettare, si porta a casa del polline.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-52031651767638765412011-06-16T08:48:00.000+02:002011-06-16T08:48:29.846+02:00Miele primo raccolto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJEHC5I6sMPI5YG1LQJou8yhJTQwHpEMR5el7WWWnekTB_9mrctDNUhUs_6WD7vLVZYxzJ8ovZFRvV8snp2mbM5dh12fB4AnPRj2qZrkECeGVsI1c1FtfMVpQkBWxKtRAliGNCjFrQnWE/s1600/CIMG6952.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240px" i$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJEHC5I6sMPI5YG1LQJou8yhJTQwHpEMR5el7WWWnekTB_9mrctDNUhUs_6WD7vLVZYxzJ8ovZFRvV8snp2mbM5dh12fB4AnPRj2qZrkECeGVsI1c1FtfMVpQkBWxKtRAliGNCjFrQnWE/s320/CIMG6952.JPG" width="320px" /></a></div>Il primo miele è stato raccolto e messo nei vasi, 32 Kg. di acacia e 15 Kg. di millefiori primaverile.<br />
Il miele d'acacia è profumatissimo è chiaro come l'acqua al rifrattometro segna 17, al palato è scioglievole, persistente e soave.<br />
Il millefiori primaverile è frutto del raccolto di più fiori principalmente abbiamo ciliegio, susino, tarasacco, acero, ippocastano, biancospino, acacia e altri fiori di campo, ha un aroma gradevole, un colore giallo oro e un sapore con note fruttate, dolce e delicato, per nulla amaro.<br />
Al momento le api faticano a bottinare il castagno a causa del tempo che non è stato clemente nei giorni scorsi, ma la stagione è ancora lunga.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-21309379430303409972011-06-13T23:04:00.000+02:002011-06-13T23:04:48.999+02:00Acqua elemento indispensabile per le api<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWlFsskubdQ0ohVEJy0ShLABSyGRa9PqXrI0BRhSrEwUdimD6yrjMsiwlonQaKwCoUFiE-AxkrvW4ghkiiOFytlEb-jmLrQlKR4iYBcNXnGPejP53ofhJuXtMFFNZyNPx4bIS1YMMXBPc/s1600/CIMG6985.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480px" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWlFsskubdQ0ohVEJy0ShLABSyGRa9PqXrI0BRhSrEwUdimD6yrjMsiwlonQaKwCoUFiE-AxkrvW4ghkiiOFytlEb-jmLrQlKR4iYBcNXnGPejP53ofhJuXtMFFNZyNPx4bIS1YMMXBPc/s640/CIMG6985.JPG" t8="true" width="640px" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">L'acqua è un elemento importante per le api, sopratutto nel periodo estivo e primaverile quando sono più frequenti i periodi di siccità, non dovrebbe mai mancare una fonte di approvigionamento di acqua pulita nei pressi dell'apiario, anche questo serve a mantenere il benessere all'interno dell'alveare.</div>maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-45625086885324362412011-06-08T13:32:00.000+02:002011-06-08T13:32:58.160+02:00Sciami o miele<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Il dilemma di molti apicoltori è quello: sciami o miele, se si ottiene il miele non si possono avere sciami, se si fanno sciami non si può avere il miele, io vorrei sconfessare questo luogo comune e dico che si può avere sia sciami che il miele, con una gestione accorta degli alveari se sono stati invernati bene e a fine inverno sono in buona salute si può sfatare il mito.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Da parte mia lo scorso inverno ero riuscito a invernare le arnie con buone scorte e arrivati a fine inverno ho stimolato le api con un po’ di acqua e miele, questo ha fatto si che venisse intensificata la deposizione trovandomi con arnie traboccanti di covata e api a fine marzo inizio aprile (da tener conto che gli alveari sono a 760 metri sul livello del mare), a questo punto avrei avuto la possibilità di andare subito a melario ma la fioritura dell’acacia sarebbe iniziata solo verso i primi di maggio, questo mi ha permesso di fare gli sciami (come ho raccontato nel post precedente), e ho avuto tutto il tempo di riorganizzare le arnie, ma ho usato un piccolo accorgimento, ho usato arnie da 7 telaini, anche uno sciame messo in quel tipo di arnia e alimentato per qualche giorno con acqua e miele (io ho somministrato 3 litri in totale al 50% in piccole dosi la sera per non creare problemi di saccheggio) ha il tempo di costruire i telaini (uno sciame del 19 aprile ai primi di maggio era già a melario), lo sciame in questione ha riempito un melario di acacia con regina di partenza vergine.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">La stessa cosa l’ho ottenuta nell’arnia da 10 divisa a metà ho messo la regina in un’arnia da 7 telaini e ho ottenuto due melari abbondanti d’acacia, oltre alla costruzione dei due telaini inseriti.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Il resto degli sciami e l’altra regina ottenuti sono stati fatti lavorare per ottenere altri obbiettivi diversi dal miele, ma ne parleremo più avanti (anche circa la somministrazione di acqua e zucchero ne parleremo a parte).</span></div>maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-41718304698165622192011-06-06T23:14:00.000+02:002011-06-06T23:14:07.618+02:00Sciamatura programmataLa sciamatura è un problema che si ripresenta ogni anno in primavera, a volte è un'incubo per gli apicoltori, ma a volte una manna in quanto permette di incrementare gli apiari, oppure ripristinare quelli che sono venuti a mancare.<br />
Per ovviare a questo problema bisogna avere sempre regine giovani nelle arnie, ma di questo ne parlerò la prossima volta.<br />
La sciamatura può avvenire casualmente oppure si può programmarla, nel primo caso non sappiamo mai quando le api sciameranno, nel secondo caso siamo noi che decidiamo di far sciamare le api per moltiplicare le famiglie.<br />
Con la sciamatura programmata abbiamo il vantaggio per chi ha le arnie lontane da casa di concentrare le visite in concomitanza con il periodo di sciamatura il che facilita molto il lavoro e semplifica molto le cose con il minimo rischio di perdere gli sciami.<br />
Io quest'anno ho utilizzato questo metodo per moltiplicare le mie arnie, o meglio i metodi che ho usato sono due.<br />
Intanto per poter ottenere dei buoni risultati bisogna partire da arnie in buona salute e piene zeppe di covata, arnie che chiedono di salire a melario da quanto sono piene d'api (direte, fai gli sciami e perdi il raccolto del miele, questo non è totalmente vero e ne parlerò prossimamente su un post dedicato), il primo metodo usato su un'arnia da 12 telaini è stato quello di togliere la regina assieme a due telaini di covata e a uno di scorte e metterli a fianco dell'arnia di partenza in un'arnia più piccola, in questo modo la regina è rimasta solo con api giovani in quanto le bottinatrici rientravano tutte nell'arnia principale, dove ho messo due telaini da costruire per dare loro qualcosa da fare in attesa della sciamatura.<br />
Il secondo sistema usato è stato quello di dividere un'arnia da 10 telaini in due a caso senza curarsi di dov'è la regina, questo sistema non ci da certezza di ottenere anche degli sciami, in quanto il più delle volte non si verifica nessuna sciamatura.<br />
Perchè uso questi metodi e non vado a destra e sinistra a roccogliere sciami per incrementare l'apiario?, semplice se si hanno delle buone regine conviene lavorare su loro e portare avanti il loro patrimoni genetico pittosto che avere regine di dubbi risultati.<br />
La cosa fondamentale da tenere a mente in quest'operazione è quanto tempo impiega una regina a nascere, ovvero 16 giorni.<br />
E' importante partire in anticipo sulla stagione, il 2 aprile ho effettuato l'operazione di orfanizzazione nell'arnia da 12 telaini (togliendo la regina) il 18 aprile sono iniziate le sciamature con due sciami nello stesso giorno uno primario di buona dimensione e uno secondario di medie dimensioni, il 19 aprile giorno successivo ho avuto un'ulteriore sciamatura con uno sciame importante per dimensioni.<br />
Con questo sistema ho ottenuto 4 nuove arnie con regina nuova e un'arnia con regina dello scorso anno per un totale di 5 arnie.<br />
Nel secondo caso il 6 aprile ho diviso un'arnia da 10 telaini a metà e il giorno 22 aprile ho avuto una sciamatura, che mi ha portato ad avere 2 nuopve arnie con regina nuova e un'arnia con regina dello scorso anno.<br />
Il conto è presto fatto, partendo da due alveari sono arrivato ad averne 8 con due regine che andranno sostituite il prossimo anno, l'importanza di iniziare presto questo tipo di operazioni è fondamentale in quanto le fioriture principali non sono ancora iniziate e possiamo dare modo alle api di riorganizzarsi e rigenerarsi senza stressarsi.<br />
Non va sottovalutata anche l'eventuale parte economica che si può ricavare dalla vendita degli sciami, non certamente in questo momento ma nella prossima primavera nel periodo compreso da metà marzo ai primissimi di aprile, quando il mercato degli sciami è fiorente in quanto in molti sono ad acquistare nuove famiglie per produrre miele, cosa che uno sciame catturato da una sciamatura naturale che di solito avviene da fine aprile a fine maggio non ci permette di ottenere (ricordo che il fine ultimo di tenere le api è ottenere il miele).maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2814936707826876562.post-75044686217971893132011-06-06T09:35:00.000+02:002011-06-06T09:35:16.493+02:00Presentazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC3ohkX31LtCQoBikzlVSBxqcVAf_Xc86zG5SjXvif5v9c74TTbJypDyuafoG1wQyQ3iI4q78ZGRBnTVbs1rjySmhjtB5Rrxgc9nlFr1osJ-HtvpfuJdABcXsqkmBdAbre_OFW7OaNkNM/s1600/Immagine+009.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240px" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC3ohkX31LtCQoBikzlVSBxqcVAf_Xc86zG5SjXvif5v9c74TTbJypDyuafoG1wQyQ3iI4q78ZGRBnTVbs1rjySmhjtB5Rrxgc9nlFr1osJ-HtvpfuJdABcXsqkmBdAbre_OFW7OaNkNM/s320/Immagine+009.jpg" t8="true" width="320px" /></a></div>Ho deciso di creare questo nuovo blog per cercare di dare un pò d'ordine alla mia sezione dedicata all'apicultura, ormai regnava troppa anarchia <a href="http://terraedintorni.blogspot.com/">qui</a> pertanto era d'obbligo avere una sezione dedicata dove era più semplice anche per me rivedere i miei scritti riguardanti le api e il loro mondo.maurihttp://www.blogger.com/profile/12090213984497688641noreply@blogger.com2