martedì 21 giugno 2011

Il castagno

E' tempo di piena fioritura del castagno, ho visitato le arnie, ma sono scarse di miele, con il brutto tempo dei giorni scorsi non sono riuscita a bottinare, inoltre non aiuta nemmeno il fatto che i castagni sono sotto attaco del nuovo parassita di cui ho già parlato è la fioritura non è così copiosa come potrebbe essere, ho fatto un paio di scatti per ricordare che dobbiamo imparare a guardare le api anche sui fiori e non solo dentro l'alveare.
 Credo che le api provino dei sentimenti e quando sono in mezzo ai fiori sono felici.
Oltre al nettare, si porta a casa del polline.

giovedì 16 giugno 2011

Miele primo raccolto

Il primo miele è stato raccolto e messo nei vasi, 32 Kg. di acacia e 15 Kg. di millefiori primaverile.
Il miele d'acacia è profumatissimo è chiaro come l'acqua al rifrattometro segna 17, al palato è scioglievole, persistente e soave.
Il millefiori primaverile è frutto del raccolto di più fiori principalmente abbiamo ciliegio, susino, tarasacco, acero, ippocastano, biancospino, acacia e altri fiori di campo, ha un aroma gradevole, un colore giallo oro e un sapore con note fruttate, dolce e delicato, per nulla amaro.
Al momento le api faticano a bottinare il castagno a causa del tempo che non è stato clemente nei giorni scorsi, ma la stagione è ancora lunga.

lunedì 13 giugno 2011

Acqua elemento indispensabile per le api

L'acqua è un elemento importante per le api, sopratutto nel periodo estivo e primaverile quando sono più frequenti i periodi di siccità, non dovrebbe mai mancare una fonte di approvigionamento di acqua pulita nei pressi dell'apiario, anche questo serve a mantenere il benessere all'interno dell'alveare.

mercoledì 8 giugno 2011

Sciami o miele

Il dilemma di molti apicoltori è quello: sciami o miele, se si ottiene il miele non si possono avere sciami, se si fanno sciami non si può avere il miele, io vorrei sconfessare questo luogo comune e dico che si può avere sia sciami che il miele, con una gestione accorta degli alveari se sono stati invernati bene e a fine inverno sono in buona salute si può sfatare il mito.
Da parte mia lo scorso inverno ero riuscito a invernare le arnie con buone scorte e arrivati a fine inverno ho stimolato le api con un po’ di acqua e miele, questo ha fatto si che venisse intensificata la deposizione trovandomi con arnie traboccanti di covata e api a fine marzo inizio aprile (da tener conto che gli alveari sono a 760 metri sul livello del mare), a questo punto avrei avuto la possibilità di andare subito a melario ma la fioritura dell’acacia sarebbe iniziata solo verso i primi di maggio, questo mi ha permesso di fare gli sciami (come ho raccontato nel post precedente), e ho avuto tutto il tempo di riorganizzare le arnie, ma ho usato un piccolo accorgimento, ho usato arnie da 7 telaini, anche uno sciame messo in quel tipo di arnia e alimentato per qualche giorno con acqua e miele (io ho somministrato 3 litri in totale al 50% in piccole dosi la sera per non creare problemi di saccheggio) ha il tempo di costruire i telaini (uno sciame del 19 aprile ai primi di maggio era già a melario), lo sciame in questione ha riempito un melario di acacia con regina di partenza vergine.
La stessa cosa l’ho ottenuta nell’arnia da 10 divisa a metà ho messo la regina in un’arnia da 7 telaini e ho ottenuto due melari abbondanti d’acacia, oltre alla costruzione dei due telaini inseriti.
Il resto degli sciami e l’altra regina ottenuti sono stati fatti lavorare per ottenere altri obbiettivi diversi dal miele, ma ne parleremo più avanti (anche circa la somministrazione di acqua e zucchero ne parleremo a parte).

lunedì 6 giugno 2011

Sciamatura programmata

La sciamatura è un problema che si ripresenta ogni anno in primavera, a volte è un'incubo per gli apicoltori, ma a volte una manna in quanto permette di incrementare gli apiari, oppure ripristinare quelli che sono venuti a mancare.
Per ovviare a questo problema bisogna avere sempre regine giovani nelle arnie, ma di questo ne parlerò la prossima volta.
La sciamatura può avvenire casualmente oppure si può programmarla, nel primo caso non sappiamo mai quando le api sciameranno, nel secondo caso siamo noi che decidiamo di far sciamare le api per moltiplicare le famiglie.
Con la sciamatura programmata abbiamo il vantaggio per chi ha le arnie lontane da casa di concentrare le visite in concomitanza con il periodo di sciamatura il che facilita molto il lavoro e semplifica molto le cose con il minimo rischio di perdere gli sciami.
Io quest'anno ho utilizzato questo metodo per moltiplicare le mie arnie, o meglio i metodi che ho usato sono due.
Intanto per poter ottenere dei buoni risultati bisogna partire da arnie in buona salute e piene zeppe di covata, arnie che chiedono di salire a melario da quanto sono piene d'api (direte, fai gli sciami e perdi il raccolto del miele, questo non è totalmente vero e ne parlerò prossimamente su un post dedicato), il primo metodo usato su un'arnia da 12 telaini è stato quello di togliere la regina assieme a due telaini di covata e a uno di scorte e metterli a fianco dell'arnia di partenza in un'arnia più piccola, in questo modo la regina è rimasta solo con api giovani in quanto le bottinatrici rientravano tutte nell'arnia principale, dove ho messo due telaini da costruire per dare loro qualcosa da fare in attesa della sciamatura.
Il secondo sistema usato è stato quello di dividere un'arnia da 10 telaini in due a caso senza curarsi di dov'è la regina, questo sistema non ci da certezza di ottenere anche degli sciami, in quanto il più delle volte non si verifica nessuna sciamatura.
Perchè uso questi metodi e non vado a destra e sinistra a roccogliere sciami per incrementare l'apiario?, semplice se si hanno delle buone regine conviene lavorare su loro e portare avanti il loro patrimoni genetico pittosto che avere regine di dubbi risultati.
La cosa fondamentale da tenere a mente in quest'operazione è quanto tempo impiega una regina a nascere, ovvero 16 giorni.
E' importante partire in anticipo sulla stagione, il 2 aprile ho effettuato l'operazione di orfanizzazione nell'arnia da 12 telaini (togliendo la regina) il 18 aprile sono iniziate le sciamature con due sciami nello stesso giorno uno primario di buona dimensione e uno secondario di medie dimensioni, il 19 aprile giorno successivo ho avuto un'ulteriore sciamatura con uno sciame importante per dimensioni.
Con questo sistema ho ottenuto 4 nuove arnie con regina nuova e un'arnia con regina dello scorso anno per un totale di 5 arnie.
Nel secondo caso il 6 aprile ho diviso un'arnia da 10 telaini a metà e il giorno 22 aprile ho avuto una sciamatura, che mi ha portato ad avere 2 nuopve arnie con regina nuova e un'arnia con regina dello scorso anno.
Il conto è presto fatto, partendo da due alveari sono arrivato ad averne 8 con due regine che andranno sostituite il prossimo anno, l'importanza di iniziare presto questo tipo di operazioni è fondamentale in quanto le fioriture principali non sono ancora iniziate e possiamo dare modo alle api di riorganizzarsi e rigenerarsi senza stressarsi.
Non va sottovalutata anche l'eventuale parte economica che si può ricavare dalla vendita degli sciami, non certamente in questo momento ma nella prossima primavera nel periodo compreso da metà marzo ai primissimi di aprile, quando il mercato degli sciami è fiorente in quanto in molti sono ad acquistare nuove famiglie per produrre miele, cosa che uno sciame catturato da una sciamatura naturale che di solito avviene da fine aprile a fine maggio non ci permette di ottenere (ricordo che il fine ultimo di tenere le api è ottenere il miele).

Presentazione

Ho deciso di creare questo nuovo blog per cercare di dare un pò d'ordine alla mia sezione dedicata all'apicultura, ormai regnava troppa anarchia  qui pertanto era d'obbligo avere una sezione dedicata dove era più semplice anche per me rivedere i miei scritti riguardanti le api e il loro mondo.